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Il 2017 del Parco Nazionale dei Monti Sibillini


L’attività del Parco Nazionale dei Monti Sibillini viene portata avanti in situazioni di emergenza come quella innescata dal sisma (ricordiamo lo status di terremotati di tutti i dipendenti e l’inagibilità della sede istituzionale) evento che fa maggiormente apprezzare, l’operato di un Ente che ha cercato in tutti i modi di non far mancare il suo sostegno ed il suo contributo fattivo alla ripartenza del territorio dei Sibillini.

Contributi, donazioni, raccolte fondi, acquisto di prodotti tipici per sostenere le attività produttive locali, volontariato, una infinità di modi per far assaporare il valore della solidarietà. Risorse che hanno consentito di attivare e rinforzare risposte dovute, ad esempio quelle relative alle recinzioni elettrificate per la protezione del bestiame da canidi ed altri carnivori, o implementare la dotazione mezzi con un fuoristrada donato dal Parco delle Foreste Casentinesi. Questo calore, sostenuto anche dalle migliaia di visite sulla pagina facebook del Parco, ha ancor più motivati sul piano operativo, sia per quel che riguarda il monitoraggio dei sentieri svolto in maniera puntuale grazie al contributo in primis delle Guide Alpine Marchigiane e, sia per la valutazione di opere, interventi ed attività soggette a nulla osta per le quali si è proceduto, in accordo con tutte le amministrazioni, cercando di accelerare l’iter ove possibile. I tempi per le risposte alle richieste di nulla osta, valutazioni d’incidenza ambientale e contributi istruttori sono stati contenuti nei termini di qualche giorno lavorativo, ed in alcuni casi emanati ad horas, proprio al fine di agevolare al massimo le varie attività poste in campo da cittadini, imprese, autorità competenti.

È proseguito l’impegno per la salvaguardia e tutela del patrimonio naturale del Parco a cominciare dagli animali come, ad esempio, la cerva Carlina che, sebbene fuggita dopo il terremoto insieme ad altri ungulati a causa delle frane che hanno rotto le recinzioni del centro faunistico di Castel Sant’Angelo sul Nera, è stata recuperata e trasferita nel Parco della Città della Domenica di Perugia. Il lupo Merlino, altro ospite del centro faunistico, vi è invece potuto rimanere grazie all’adozione di procedure che hanno consentito una corretta gestione dell’animale. E, a proposito di lupi, continua il monitoraggio delle situazioni delle predazioni effettuate a danno di bestiame da pascolo, cercando di salvaguardare sia gli interessi degli allevatori sia di appurare la reale incidenza dei lupi rispetto ad altri canidi. Stesso approccio è stato adottato per i cinghiali per i quali da anni il Parco attua una articolata strategia di gestione comprendente l’indennizzo e la prevenzione dei danni, il monitoraggio della specie e il prelievo selettivo mediante abbattimento da appostamento e catture.

Sul lato della promozione è da sottolineare come l’Ente abbia contribuito a mantenere viva l’attenzione nei confronti del territorio partecipando e sostenendo diverse iniziative tra cui ricordiamo almeno RisorgiMarche e Good Morning Sibillini. Potremmo proseguire ancora con l’audizione in febbraio del presidente Olivieri alla Commissione Ambiente del la Camera per richiedere il riconoscimento del ruolo strategico del Parco nella ricostruzione e, dunque, un rafforzamento dell’organico, puntualmente ottenuto, nonché l’avvio di una ricognizione idrogeologica per individuare le aree a rischio ed avviare la relativa messa in sicurezza anche ai fini della fruizione escursionistica. E ancora l’approvazione del protocollo per la concessione dell’emblema del Parco alle Aziende agricole, da tempo richiesto, che rappresenta un valore aggiunto per promuovere le produzioni locali; i progetti di educazione ambientale portati avanti con tenacia e professionalità dai CEA che hanno contribuito a mantenere il senso di appartenenza ai luoghi, dopo il trauma del sisma.
Da segnalare infine il rinnovo della Carta Europea del Turismo Sostenibile, uno strumento di marketing territoriale quanto mai opportuno e necessario in questa fase per predisporre le metodologie più adeguate per fronteggiare una situazione di difficoltà post terremoto del territorio sul piano turistico che non si preannuncia affatto breve.

Cosa succederà nel 2018? Intanto l’avvio dei lavori per la costruzione della nuova sede del Parco, sempre a Visso; il fatto che circa l’80% dei sentieri risulta agibile; la prosecuzione di Good Morning Sibillini e di altre azioni di promozione turistica ma, soprattutto, l’impegno per far sì che torni fruibile nella sua interezza, anche grazie alle strutture ricettive provvisorie che verranno a breve allestite, il Grande Anello dei Sibillini.

Fonte Ufficio stampa del Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.