In cordata con Hervè Barmasse
Avere Hervé Barmasse come guida per l’ascesa al Breithorn occidentale è un po’ come poter palleggiare a Wimbledon con Federer o salire in moto con Valentino Rossi ad Assen. A salire con lui, domenica scorsa, dal Plateau Rosa (3.500 m) fino ai 4.162 m della vetta, sono stati alcuni giornalisti, selezionati per le loro adeguate capacità escursionistiche in quota in quella che si può definire la “puntata zero” di un progetto fortemente voluto dallo stesso 39enne atleta del Team The North Face e dal Consorzio Cervino Turismo.
“L’idea è nata per far provare certe esperienze alle persone che mi apprezzano e mi seguono con, in più, la possibilità di raccontare loro al meglio, direttamente e in quota, la montagna in tutti i suoi aspetti”.
Del progetto è già stata pianificata una “puntata 1” per lunedì 7 agosto, quando, nel corso della serata-evento di cui l’alpinista valdostano sarà protagonista al Cervino CineMountain Festival, verranno sorteggiati alcuni posti per l’escursione in programma il giorno dopo – su un percorso ancora da stabilire – e durante la quale Barmasse avrà come compagni di ascesa, oltre ad altri giornalisti, persone di cui anche in questo caso dovrà essere verificata l’attitudine a uscite in alta montagna.
“L’esperienza sul Breithorn è stata molto positiva”, ha commentato Barmasse, accompagnato nella salita dal padre Marco, anche lui guida alpina. “L’obiettivo, da parte mia, non era quello di insegnare, ma di confrontarmi con giornalisti che abitualmente scrivono di montagna per capire meglio come posso comunicare i miei progetti e il mio modo di intendere l’alpinismo. E poi, da parte mia, c’è la volontà di rilanciare un territorio meraviglioso come quello della Valtournenche e della Valle d’Aosta non solo dal punto di vista dello sci”.
La montagna non è certo un argomento che si può esaurire in una serata-evento e in un’escursione di un giorno, così, già il 7-8 agosto, Barmasse vorrebbe modificare l’obiettivo della gita: “Dovremo cercare di procedere per argomenti. Potranno essere le imprese in quota o il professionismo, il rischio ma anche l’allenamento o l’alimentazione”. Durante l’escursione del Breithorn, tra gli argomenti toccati, anche l’etica e i valori dell’alpinismo, così come la differenza tra lo stile himalayano e quello alpino.
“E la prossima volta, durante le ore dell’escursione, potremo dibattere insieme della bellezza di questi luoghi come gli incidenti o l’esaltazione della fatica. Tempo fa, apprezzando la mia ‘capacità di trovare l’avventura sulle Alpi e non solo in Himalaya, Reinhold Messner parlò anche di ‘giovani che fanno cultura dell’alpinismo’. Ecco, questo progetto io l’ho pensato soprattutto per questo motivo”.
Fonte u.s. Omnia