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Il Festival della Montagna dell’Aquila si consacra come uno dei più importanti d’Italia


Cresce vistosamente, in termini quantitativi e qualitativi, il Festival della Montagna dell’Aquila. La manifestazione, organizzata dal Comitato promotore del Festival della Montagna, con la direzione dell’associazione Gran Sasso Anno Zero ed il supporto di Bper e Fondazione Carispaq, anche quest’anno ha visto la partecipazione di oltre 30mila persone, e gli apprezzamenti degli appassionati e degli addetti ai lavori, provenienti da ogni parte d’Italia.

E’ un salto di qualità per il Festival della Montagna, che attraverso le attività al Parco del Castello dell’Aquila e sul Gran Sasso d’Italia, si propone innanzitutto come strumento di stimolo ed accrescimento della cultura di montagna nel comprensorio aquilano. Ne sono una dimostrazione i vistosi aumenti dei praticanti di alcune discipline (soprattutto invernali) da tre anni a questa parte, come evidente è stato anche l’indotto creato dal weekend nel cuore del centro storico dell’Aquila: tanti i visitatori, i turisti, gli appassionati e gli operatori che sono giunti nel capoluogo abruzzese da fuori città e fuori regione.

La splendida cornice del Parco del Castello cinquecentesco – che quest’anno ha ospitato un Villaggio della Montagna quasi raddoppiato rispetto a un anno fa – è diventata per tre giorni la capitale della montagna in Italia, con la partecipazione prestigiosa di ospiti nazionali e internazionali e il protagonismo di tante discipline: arrampicata, mountain bike, sci e snowboard, alpinismo, freeride, slackline, trekking, volo libero, orienteering, nordic walking e danza aerea.

Combattute e apprezzate dal pubblico le competizioni, interessanti e partecipati anche i dibattiti, dai quali bisognerà ripartire per un incisivo sviluppo della montagna aquilana: a servizio della popolazione, degli operatori e dei turisti. Emozionanti, inoltre, le proiezioni di film in anteprima e gli incontri con i protagonisti della montagna e i narratori della stessa, tra i quali il ricordo dell’indimenticabile Roberto Iannilli. Colorati i numerosi stand enogastronomici, dell’abbigliamento sportivo, degli operatori e delle associazioni. Massiccia, infine, la presenza degli studenti delle scuole, al Villaggio e sul Gran Sasso.

Anche quest’anno il Festival ha rappresentato uno straordinario successo di pubblico – ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente – un evento cresciuto negli anni, con appuntamenti di grande spessore, e attrattiva e novità accattivanti e originali. Il Festival è la dimostrazione ulteriore di come la nostra montagna, che ha delle caratteristiche uniche al mondo, possa costituire un volano di crescita e di sviluppo per il nostro territorio. La conoscenza delle sue potenzialità, delle sue attrattive, l’avvicinarsi alle molteplici attività e discipline sportive che vi si possono praticare è un modo per incentivare una fruizione della montagna a 360 gradi, da parte di un pubblico di tutte le età. Bisogna crederci, come è avvenuto per questo Festival, e lavorarci, investendo in termini di idee, progettualità e promozione.

Lo straordinario successo di questa terza edizione – sottolinea il presidente dell’associazione Gran Sasso Anno Zero Federico Bologna – premia il lavoro fatto in questi anni e ci conferma che siamo nella direzione giusta: la cultura della montagna si sta affermando a 360°, dallo sport al cibo. E’ decisivo mettere al centro il territorio, partire da chi lo ama e lo vive ogni giorno per costruire un futuro sostenibile. Vogliamo fare dell’Aquila una delle capitali di montagna del Sud Europa, perché le potenzialità ci sono tutte.

Insomma il Festival della Montagna 2016 ha dimostrato per la terza volta consecutiva le virtù della montagna aquilana, le bellezze e i sapori del territorio, e le opportunità di un futuro da costruire insieme.

Articolo Publiredazionale

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.