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Nella Parigi-Roubaix vittoria a sorpresa dell’australiano Matthew Hayman


La 114^ Parigi-Roubaix incorona l’australiano Matthew Hayman, 38 anni, e beffa Tom Boonen a un soffio dalla cinquina che lo avrebbe consegnato da plurivincitore assoluto alla leggenda dell’Inferno del Nord, davanti a Roger De Vlaeminck.

Hayman nella sua lunga carriera era entrato già due volte nella top ten della corsa, solo cinque settimane fa si era rotto il braccio, dimostrando capacità di recupero fuori dal normale. Sul terzo gradino del podio il britannico Ian Stannard davanti Sep Vanmarcke ed Edvald Boasson Hagen, gli altri due componenti del quintetto che si è presentato al velodromo di Roubaix per giocarsi la vittoria in volata.

Fuori gioco causa cadute e rallentamenti che hanno spezzato in due il gruppo i favoriti della vigilia Cancellara, Sagan, Alexander Kristoff e Terpstra al km 141. e davanti c’era gente a tirare del calibro di Tony Martin, Rowe, Stannard, Durbridge, Edvald Boasson Hagen, Hayman, Vanmarcke e Tom Boonen, con due italiani, Moscon e Puccio.

Poi la caduta di Rowe, Moscon e Puccio purtroppo ha messo fuorigioco i giovani italiani.

Gli ultimi chilometri hanno offerto uno spettacolo entusiasmante di attacchi e controattacchi tra i fuggitivi per risolvere la classica prima dello sprint. partita a proprio favore. Sul rettilineo finale di Roubaix, sembrava Tom Boonen il predestinato al successo, il n° 5 per lui. Ma l’australiano Hayman, che sembrava il più cotto dei 5, giocava d’astuzia e raggiungeva un successo storico per lui e per il ciclismo australiano, dopo 5h51’53” di pedalate.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.