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Earth Hour, la mobilitazione globale del WWF contro i cambiamenti climatici il 19 marzo


Earth Hour (Ora della Terra) è la mobilitazione globale del WWF che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, unisce cittadini, istituzioni e imprese in una comune volontà di dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico.

Dalla prima edizione del 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, la grande ola di buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta, lasciando al buio piazze, strade e monumenti simbolo come il Colosseo, Piazza Navona, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel, Il Ponte sul Bosforo e tanti altri luoghi simbolo, per manifestare insieme contro i cambiamenti climatici.
Il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico evolve molto rapidamente e gli impatti sono sempre più seri e preoccupanti. Finora le azioni dei Governi a livello nazionale e globale sono state troppo lente e poco incisive, non al passo con un rischio che mette a repentaglio il Pianeta come lo conosciamo e dunque la stessa civilizzazione umana. Nella COP21 di Parigi, nel dicembre del 2015, si è però raggiunto un accordo storico che può segnare una inversione di tendenza, a patto che si acceleri la decarbonizzazione, cioè l’abbandono dei combustibili fossili e il passaggio all’energia rinnovabile e a modelli di efficienza e risparmio energetico.

A chi è rivolto l’appello:

A tutti gli abitanti del Pianeta Terra;
Ai giovani, cioè a coloro che rischiano di vedere le conseguenze più drammatiche del cambiamento climatico;
Alle Istituzioni, a partire dalle città, che possono diventare motori e pungolo del cambiamento;
Alle imprese, che possono divenire attori dell’economia del futuro.

Per saperne di più: http://www.oradellaterra.org/

Fonte Piemonte Parchi

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.