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Fabio Salini e Davide Codega hanno portato a termine il concatenamento in invernale delle Sciore – Val Bondasca (SVI)


Una prima assoluta in invernale, una cavalcata alpinistica di 18 ore no stop. Entrambi valtellinesi, guida alpina il primo, promettente alpinista il secondo… sono riusciti a mettere la parola fine ad un progetto che da tempo li assillava.  

Le Sciore si trovano in Svizzera, nelle Alpi Retiche Occidentali, hanno un andamento da nord a sud, separano la Val Bondasca a ovest e la valle Albigna a est.   In Val Bregaglia sono ben visibili dall’abitato di Bondo, si ergono imponenti e insieme ai vicini Badile, Cengalo  e Pizzi del Ferro formano uno fra i più suggestivi circhi montuosi delle Alpi.   La loro traversata è cominciata dal Rifugio Sciora 2.118 m con un prima importante ascesa fino a quota 3.000m Colle della Scioretta. Da questo punto comincia la vera cavalcata a fil di cielo delle quattro Sciore da sud a nord.  La prima è la Sciora di Fuori 3.169 m la seconda la Pioda di Sciora 3.238 m poi la salita all’Ago 3205 m ed infine la Sciora di Dentro 3275 m 

«Non ricordo che anno fosse, quando l’amico Giuseppe Popi Miotti spinse per la traversata delle Sciore in inverno dicendo che mancava ancora la prima invernale – ci ha confidato il morbegnese Fabio Salini -. Gianluca Rampikino Maspes mi chiese se volessi unirmi nel tentativo. Da quella prima volta in cui tornai a casa con la coda fra le gambe perché sbagliai la scelta degli scarponi, continuai a provare, ma presi sempre grandi pali». 

Un progetto, quello in terra svizzera che sembrava stregato: «Un anno con Rampik e Giovanni Ongaro riuscimmo a salire fino in cima al canale della Scioretta, poi su ancora per una lunghezza di corda, ma causa l’alto pericolo valanghe tornammo con una terribile doppia su fungo di neve per paura di morire slavinati.  La traversata integrale da nord a sud delle Sciore era entrata nella mia vita, segnando ogni anno l’inizio della stagione invernale. Tutti i tentativi successivi li feci poi con Davide Codega, from Delebio che dopo un paio di fallimenti capì anche lui la durezza della traversata».  

 Questa settimana, la svolta: «Sempre con Davide ne siamo venuti a capo – ha continuato Salini -.  A traversata conclusa, anche i miei figli si sono rilassati e hanno commentato con la loro mamma qualcosa del tipo che l’anno prossimo non ci sarà più da preoccuparsi». Missione compiuta, quindi, ma come previsto… Non è stata una vera e propria gita fuoriporta:  «Il 21 Dicembre la cavalcata delle Sciore è andata a buon fine, ci ha visto impegnati per 18 ore no-stop partendo e tornando dal rifugio Sciora e questo è stato il nostro regalo di Natale.  Le condizioni generali delle pareti erano buone, ottime direi. Poca neve, temperature decisamente sopra la media e la luna che ci ha accompagnato nel rientro dalla Sciora di Dentro, fino al tormentato ghiacciaio della Bondasca».

Fonte Maurizio Torri – sportdimontagna

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.