Finale Ligure: non solo mare, lo sport è il protagonista
Sono ritornata a frequentare questo luogo dopo tanti anni. Bisogna capirla la pietra di Finale, studiarla, temerla, perchè non si lascia conquistare con la prima carezza, è un osso duro! Le prime volte sembra inavvicinabile, incomprensibile, poi piano piano si lascia corteggiare. Se ci si invaghisce di lei, la si torna di sicuro a cercare. Diversa dalle altre pietre, è un calcare compatto oppure lavorato, grigio, bianco o giallo, buchi, tanti buchi, taglienti o svasati. Le dita vanno messe in un certo modo, non come capita, l’uso dei piedi è fondamentale.
Finale non ha mai accontentato il popolo degli scalatori alla ricerca delle grandi prestazioni, i gradi difficili sono sempre stati un obiettivo a cui dedicare tempo e lavoro, portando, alla fine, enormi soddisfazioni. Dall’inverno scorso ho avuto modo di trascorrere qui del tempo che mi ha consentito di scoprire angoli sconosciuti di cui non conoscevo l’esistenza. Luoghi da esplorare, non solo per arrampicare, ma anche per passeggiare, per correre, per andare in bicicletta. Ho perlustrato i vicoli, ho visitato i monumenti, ho conosciuto la gente, ho passeggiato per i sentieri senza dover necessariamente “fare fatica”, e mi sono detta “mi piace questo posto, mi dà pace”.
A Finale c’è il mare, c’è la montagna ad una manciata di km, ci sono i sentieri, tantissimi, ci sono i boschi e le grotte, e c’è la PIETRA, la PIETRA DI FINALE.
E poi c’è il “borgo”. Finalborgo, considerato uno dei 10 borghi più belli d’Italia, è da sempre il punto di ritrovo degli arrampicatori.
Negli ultimi anni qualcosa è cambiato: ci sono più ristoranti, più bar e più negozi. Sembra che ci sia posto per tutti. Ora non ci sono solo arrampicatori, da qualche anno si vedono anche appassionati di MTB freeride, corridori e camminatori visto che l’Entroterra di Finale offre innumerevoli sentieri percorribili sia a piedi che in bicicletta.
All’interno delle mura del borgo convivono persone con interessi sportivi e interessi culturali, nonché turisti appassionati di mare.
Finale muta a seconda delle stagioni, in estate i frequentatori cambiano. Ovviamente c’è il mare e d’estate si va al mare. Mi sento di dire “anche al mare”. Finale per gli sportivi resta tale anche d’estate. Fa solo “un po’ più caldo”. Si vedono arrampicatori, ciclisti e corridori. Semplicemente occorre cambiare gli orari e le mete. Ci sono le falesie in ombra e ventilate e sentieri riparati dagli alberi della macchia mediterranea.
Se avrete occasione di passare del tempo qui in questa stagione, troverete in calce l’indicazione di una manciata di falesie “estive” adatte alla stagione calda e per quando starete in spiaggia a prendere il sole, qualche consiglio relativo a scritti interessanti per leggere un po’ di storia di Finale.
Vorrei infine aprire una parentesi e spendere due parole sul progetto Finale for Nepal.
Nel 2009 un gruppo di ragazzi Finalesi appassionati di arrampicata e outdoor, decidono di sviluppare un progetto di promozione dell’arrampicata sportiva in Nepal e, dal 2009 appunto, viene organizzata all’inizio dell’autunno una festa dello sport outdoor per raccogliere fondi e chiodare nuove falesie nel paese Asiatico. Nasce così la 1^ edizione dell’evento Finale for Nepal.
Con il passare del tempo i progetti aumentano e viene creata una vera e propria Associazione di Volontariato. Viene attrezzata una falesia e, al momento, l’associazione Finale for Nepal, supporta al 100% l’Himalayan Primary School (Ex Dutch Mountain School), occupandosi dell’istruzione di una quarantina di bambini in una remota regione del Nepal. Inoltre, sponsorizza una piccola palestra indoor nel centro di Kathmandu, offrendo corsi di arrampicata ai bambini.
Durante l’edizione dello scorso anno, la festa settembrina è stata teatro, oltre che di una gara di boulder, di una maratona di arrampicata a coppie e di una gara di MTB, anche di altri eventi di tutto rispetto: quali l’edizione “zero” del Trail del Marchesato “Sentiero Ermano Fossati vv.ff.”, una camminata con lo Sherpa, una gara di downhill e manifestazioni di “slackline” e “highline.
Da sottolineare che il nuovo Trail del Marchesato “Sentiero Ermano Fossati” è una competizione podistica ad alto contenuto tecnico e notevole impatto paesaggistico. Questo sentiero, che si snoda per ben 36 Km , è diventato e un percorso permanente che rappresenta la migliore espressione di questo territorio ed è intitolato ad Ermano Fossati –Vigile del Fuoco”. In ogni momento dell’anno può essere percorso nel rispetto della natura e di chi ha sempre lottato per preservarla.
Informazioni varie e bibliografia
Qualche suggerimento per chi vuole arrampicare nella stagione calda:
Le vie lunghe:
Pianarella in ombra alla mattina, alcune vie:
• GNI, 215mt (8L), 6c+ (6a/A0 obb.), resinati
• Menti perdute, 220mt (8L), 6c (6a/A0 obb.), resinati
• Grimonett, 240mt (8L), 6b (5c/A0 obb.), resinati
Alcune falesie:
Esposizione OVEST (in ombra alla mattina) : Placca dei Maleducati,
Superpanza, Falesia del Gorilla (attrezzata nel febbraio 2015);
Esposizione EST (in ombra al pomeriggio) : Bric Scimarco, Grotta
Strapatente, Gocce Doc (attrezzata del giugno 2015),
Esposizione NORD (in ombra tutto il giorno): Bric della Croce, Falesia del Tigrotto, Grotto di Perti, Falesia di Boragni;
Da leggere sotto l’ombrellone:
libri di Lorenza Russo
– Finalese, guida sentimentale ai luoghi del Finalese e alla loro vita.
Collana: Melangolo Genova – 2013
– Cantastorie, brevi ritratti di luoghi dimenticati nel Finalese. Collana: Melangolo Genova – 2014
Le case editrici VERSANTE SUD e IDEE VERTICALI mettono a disposizione guide di arrampicata e di sentieri sia per ciclisti che per corridori.
In ottobre 2015 usciranno due nuove guide
VERSANTE SUD: MTB Finale e aree limitrofe e
Casa editrice Il geko di Genova Recco con Guida dei borghi 2015.
Si ringrazia per la collaborazione
– il Negozio Outpost Mountaineering per le informazioni, che Vi fornirà all’occorrenza qualsiasi “dritta” e, per le foto, l’instancabile arrampicatore, chiodatore, fotografo e autore di guide Marco “Thomas”Tomassini .
Inoltre, non solo da parte mia, ma da parte di tutti gli arrampicatori, un ringraziamento particolare a tutti gli scopritori e valorizzatori (finaleros e non) delle pareti della zona che negli anni hanno reso possibili i nostri giochi verticali.
Di Barbara Belloro
Foto di Marco Tomassini www.finalebythomas.com