Tour de France: sul muro di Huy vince “Purito” Rodriguez, maglia gialla a Froome, Nibali 7º
Dopo due tappe non si può dire che sia noioso questo Tour de France. Ieri il vento, oggi un’impressionante caduta a 50 km dall’arrivo, che ha costretto gli organizzatori a fermare la corsa per mancanza di mezzi di soccorso, creando un precedente per le gare ciclistiche. Caduta in cui ne hanno fatto le spese nomi illustri, dalla maglia gialla Fabian Cancellara, che è risalito eroicamente la bici, ma è arrivato a 5 minuti dai primi e in serata annuncia il ritiro con 2 vertebre fratturate, ai ritiri della maglia bianca Tom Dumoulin con sospetta lussazione alla spalla, Simon Gerrans con la frattura del polso, e Dmitry Kozonchuk.
Ripartita la corsa sono iniziati i fuochi artificiali per il gran finale sul muro di Huy, un finale di tappa simile alla Freccia Vallone. E proprio un vincitore della Freccia Vallone s’è imposto in questa tappa Joaquim “Purito” Rodriguez-
Ripartita la corsa Tinkoff, Astana e Sky tirano a tutta già sul penultimo muro, rimangono in 40 a giocarsi la tappa e in questo frangente paga dazio il francese Tibaud Pinot che si stacca e inizia a perdere, al traguardo sarà di 1’10” il suo distacco.
L’ultimo km della tappa, quello del muro, incendia la corsa, scatta Froome, ma a metà muro Rodriguez scappa via, secondo le sue caratteristiche, l’unico che resiste è Froome, che sembra ritornare sotto per la vittoria, ma “Purito” tiene duro e s’aggiudica la tappa in in 3h26’54”. Secondo Chris Froome, stesso tempo, ma con gli abbuoni va a indossare la maglia gialla, lui che il Tour lo vinse nel 2013, terzo a 4” il francese Alexis Vuillermoz. Finale troppo esplosivo per le caratteristiche di Vincenzo Nibali e Nairo Quintana, rispettivamente 7° e 9° a 11”, peggio ancora per Contador 12° a 18”.
Nella classifica generale maglia gialla a Chris Froome della Sky in 7h11’37”, 2° Tony Martin a 1”, 3° Tejay Van Garderen a 13”, Alberto Contador è 8° a 36”, Vincenzo Nibali 13° a 1’38” e Nairo Quintana 17° a 1’56”. Si mette bene per Froome, che oggi sul muro di Huy è sembrato avere una marcia in più degli avversari per la vittoria finale, anche se la seconda e la terza settimana del Tour proporrà salite e discese dalle montagne a volontà. Domani ci sarà la tappa del pavè, aspettiamoci altri fuochi artificiali.