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Giochi Europei di Baku (AZE): nella MTB domina la Svizzera con Nino Schurter e Jolanda Neff, Quarti gli azzurri Gerhard Kerschbaumer ed Eva Lechner


L’azzurro che non ti aspetti (almeno stando alle prime gare di questa stagione) alla fine è l’unico biker che prova seriamente a porre argine allo strapotere della Svizzera nel cross country in questi primi Giochi Europei di Baku. Gerhard  Kerschbaumer chiude al quarto posto ma per alcuni tratti della gara, soprattutto nella parte centrale, appare in grado di impensierire Nino Schurter, favorito e vincitore, tanto da provare a tenere il suo passo nella fase decisiva della gara. Sarà forse questo l’unico “errore” di una gara condotta con accortezza e sicuramente al massimo delle sue attuali possibilità.

Vince, come detto, al termine di un monologo elvetico, Nino Schurter brillante, ma non travolgente, davanti ai connazionali Fluckinger e Giger. Quarto posto per Kerschbaumer che in questo modo consegna all’Italia del fuoristrada la seconda medaglia “di legno”, dopo quella di Eva Lechner poche ore prima. Marco Aurelio Fontana giunge nono, in linea con i risultati di questo periodo, mentre resta più indietro Andrea Tiberi, l’uomo accreditato di una condizione migliore tra i nostri alla vigilia, che non riesce a trovare il ritmo e finirà poi anzitempo la gara.

La corsa sin dall’inizio si sviluppa su un canovaccio sicuramente studiato a tavolino. Alla partenza gli atleti svizzeri praticano un forcing che costringe ad una rapida resa la maggior parte del gruppo. Resistono, per alcuni giri, gli azzurri Fontana e Kerschbaumer e il ceko Cink. Schurter, forte anche del gioco di squadra, prova a forzare il ritmo, ma si rende conto che il caldo e la concorrenza degli inseguitori non consigliano una gara in solitaria. In breve viene raggiunto e si accoda alla ruota del connazionale Fluckinger.

Mentre Fontana perde lentamente il treno dei primi, Kerschbaumer appare in condizione e battezza la ruota di Schurter, consapevole che prima a poi sarebbe ripartito; attacco che avviene puntuale a tre giri dalla fine. L’azzurro tenta di tenere il ritmo ma è inutile. Paga lo sforzo e in meno di un giro scivola indietro, non riuscendo a rintuzzare anche la progressione di Fluckinger e Giger. Si deve “accontentare” di controllare il ceko Cink, anch’egli spossato dalla lotta contro lo squadrone elvetico, che con la tripletta nella prova maschile chiude questa giornata dedicata al crosscountry con 5 medaglie delle sei in palio.

Al termine della gara Fontana ha dichiarato: Le sensazioni sono giorno dopo giorno migliori, ma la condizione è ancora lontana rispetto a quella dei tempi migliori. Il tracciato proposto era impegnativo ed è stato reso ancor più duro dal forte vento che ha soffiato per tutto il giorno. Nel complesso è stata una buona prova anche se lottare per una medaglia ha tutto un altro sapore. Ad ogni modo è stata un’esperienza positiva, la manifestazione ottimamente organizzata mi ha ricordato in piccolo le Olimpiadi di Londra. Devo continuare a lavorare e crederci per tornare a giocarmi podi di questo calibro.

Classifica maschile

1. Nino Schurter (Svi) in 1h41’04; 2. Lukas Fluckiger (Svi) a 13”; 3. Fabian Giger (Svi) a 33”; 4. Gerhard Kerschbaumer (Ita) a 1’46”; 5. Ondrej Cink (Rep. Cek) a 2’46”; 6. Mantecon Gutierrez (Spa) a 2’55”; 7. Carlos Coloma Nicolas (Spa) a 3’04”; 8. Maxime Marotte (Fra) a 3’24”; 9. Marco Aurelio Fontana (Ita) a 4’07”; 10. David Joao Serralheiro Rosa (Por) a 4’08”; ritirato Andrea Tiberi.

Gara femminile

Jolanda Neff non lascia nulla alle avversarie e si mette al collo la prima medaglia dei Giochi Europei Baku 2015. Con lei festeggia tutta la formazione della Svizzera, che porta sul podio, al secondo posto, anche Kathrin Stirnemann, capace di anticipare di pochi secondi sul traguardo la polacca Maja Wloszczowska, e al quinto posto la terza elvetica in gara, Linda Indergand. Al quarto posto la nostra Eva Lechner, protagonista per buona parte della gara ma che nel corso del penultimo giro perde le ruote delle prime inseguitrici e la possibilità di salire sul podio.

La cronaca, almeno per quanto riguarda il successo finale, è avara di dettagli, come accade ormai da tempo quando in gara c’è Jolanda Neff, autentica dominatrice della stagione femminile. La svizzera attende che nelle fasi iniziali si snellisca un po’ il gruppo, evitando rischi inutili. Quindi, dopo una decina di chilometri, prende decisamente l’iniziativa e per le altre si spegne la luce. Il crescendo della svizzera è incontenibile. All’arrivo il vantaggio sulle inseguitrici è di oltre i 2’.

Ben più interessante la lotta per le altre posizioni del podio. Nel gruppo delle inseguitrici protagonista anche Eva Lechner, che però non riesce a restare con la Stirnemann e la Wloszczowska dopo l’ora di gara. Le due si giocano le posizioni sul podio negli ultimi metri quando la svizzera anticipa l’avversaria e completa il trionfo elvetico.

L’altra azzurra in gara, Lisa Rabeinsteiner chiude al 18° posto, a 13’40 dalla Neff.

DONNE ELITE

1. Jolanda Neff (Svi) in 1h31’05; 2. Kathrin Stirnemann (Svi) a 2’03”; 3. Maja Wloszczowska (Pol) a 2’08”; 4. Eva Lechner (Ita) a 4’03”; 5. Linda Indergand (Svi) a 4’11”; 6. Blaza Klemencic (Slo) a 4’24”; 7. Yana Belomoina (Ukr) a 4’42”; 8. Jenny Rissveds (Sve) a 5’17”; 9. Monika Zur (Pol) a 6’18”; 10. Tereza Hurikova (Rep. Ceka) a 6’28”; 18. Lisa Rabensteiner (Ita) a 13’40”.

Fonte federciclismo.it

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.