Gf Val di Cecina


Sono stati 1335 i classificati alla granfondo Val di Cecina un’importante flessione rispetto la scorsa stagione che comunque non ha influito sull’ottima organizzazione e sulla qualità dei servizi offerti ai partecipanti.

Il Palazzetto dello Sport ha fatto da base per l’evento, con il classico villaggio di contorno alla manifestazione e tutti i colori dei vari team ed espositori, il tutto a pochi passi dal centro del paese.

Le modifiche apportate al percorso sembrano essere state più che positive, l’introdurre una salita già dopo pochi chilometri ha permesso di allungare il gruppo in modo da evitare spiacevoli tappi, molto spettacolare la zona geotermica e apprezzata anche se durissima la salita di Micciano che ha aiutato ancora nella selezione.

Il gruppo, dopo appena un paio di chilometri, ha iniziato la salita di Guardistallo, pedalabile, ma a tratti anche impegnativa.

Giunti al borgo medioevale, ci si è diretti, in discesa, verso l’abitato di Casale per poi proseguire verso Bibbona. Da qui ci si è innestati nella bolgherese, strada ben nota per i suoi continui mangia-e-bevi, al termine della quale, si è affrontata la dolce salita di Castagneto Carducci, per proseguire verso Monteverdi.

Da qui si è velocemente ridiscesi verso Canneto, dove era posto il bivio dei percorsi. Mentre la mediofondo si dirigeva verso Casale, l’ultima asperità di giornata, la granfondo iniziava la salita verso Serrazzano, per addentrarsi nell’affascinante zona geotermica. Da qui,in veloce discesa si è andati ad affrontare la salita di Montecerboli, per poi ridiscendere e risalire a Pomarance.

Dalla cittadina pisana, si è ridiscesi verso Micciano, dove si è affrontata la salita più temibile della giornata. Sei chilometri di pendenze impegnative e tratti anche al 12-15%.

Veloce discesa per andare a ricongiungersi sul percorso della mediofondo ed affrontare la salita di Casale Mmo scollinata la quale, sono mancati solo 12km di discesa per giungere a Cecina.

La prima salita ha già fatto la prima selezione con un gruppo di quattro che provano la fuga ma vengono raggiunti nella discesa che li porta a Casale

E’ sulla Bolgherese che Fioretti riesce a portare fuori la fuga giusta. Otto i ciclisti a comporla: Luca Fioretti (Viner Team), Devis Miorin (Cicli Maggi), Manuele Caddeo (Zhero Quadro), Anatoli Chaburka (Guru Parkpre), Davide Montanari (Emporio Bici Max), Fabio Laghi (MG.K Vus-LGL-Viner-Miche), Niki Giussani (Team Kuota) e Maurizio Bachini (S.Ginese).

Il battistrada procede di comune accordo fino al bivio dei percorsi dove Bachini svolta per la mediofondo, per essere poi raggiunto nel tratto prima di Casale.

I sette continuano così di comune accordo fino all’ultima salita di Casale dove Fioretti, rispondendo ad un attacco di Miorin, guadagna 30 che mantiene fino all’arrivo. Gli inseguitori dovranno effettuare la volata per il secondo e terzo posto che vanno rispettivamente a Caddeo e Chaburka.

Tra le donne, la vittoria va a sopresa a Fabiana Luperini (Selle Italia Giordana) che, abituati a vederla come ospite in maglia tricolore, questa volta l’abbiamo vista salire sul podio a ritirare il premio. Secondo posto per la cecinese Valentina Ribechini (Cinelli Glass’nGo), certa invece di avere vinto. Terza piazza per Daniela Passalacqua (Ciclopoint).

La mediofondo l’ha quindi vinta Maurizio Bachini che ha regolato in volata Matteo Zanoni (Laigueglia Pacan) e Simone Orsucci (Team S.Ginese).

Tra le donne la vittoria va all’alessandrina Valentina Natali (Manila Bike) che batte Claudia Bertoncini (Cicli Maggi) e Francesca Martinelli (Pezzini Bike).

Una bella manifestazione nonostante il tempo non voglia proprio collaborare, ma sempre meglio il vento che la pioggia. Alla fine tutti sono andati a casa soddisfatti e pronti a ripresentarsi il prossimo anno.

Fonte: comunicato stampa

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.