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Blue Earth: l’ambiente è in linea

La Samsung porta sul mercato un cellulare full-touch-screen eco-friendly.

Chi lo ha maneggiato lo descrive come un sasso ultrapiatto, ma a chi ama la tecnologia e rispetta l’ambiente il cellulare Blue Earth, ultimo nato in casa Samsung, piacerà per alcune caratteristiche e funzionalità che lo collocano con pieno diritto nella categoria degli accessori “eco-friendly”.

Seguendo l’onda dei telefonini progettati per avere un basso impatto ambientale, il prodotto del colosso dell’elettronica si distingue per essere il primo cellulare full-touch-screen alimentato a energia solare. Un piccolo pannello fotovoltaico sul retro dell’apparecchio, infatti, permette di ricaricare la batteria per effettuare chiamate in ogni momento.

Ecologico nel funzionamento, Blue Earth è anche stato costruito in modo da ridurre il consumo di carburante e le emissioni di anidride carbonica durante il processo di produzione: per realizzare telefonino e caricatore sono stati utilizzati plastica riciclata, estratta dalle bottiglie dell’acqua, ed altri materiali non nocivi; la confezione di vendita, invece, è composta con carta riciclata e include un caricatore ad alta efficienza energetica.
L’attenzione verso l’ambiente posta dalla Samsung nella progettazione di questo cellulare è ancora più evidente una volta che lo si acceso: una semplice interfaccia permette di selezionare la modalità di funzionamento “Eco”, che consente il massimo del risparmio energetico; inoltre, con la funzione ‘Eco walk’ si potranno contare i propri passi con un contapassi integrato e calcolare così la riduzione nelle emissioni di CO2 conseguita grazie allo spostamento a piedi invece che con trasporto motorizzato, nonché il valore della propria impronta ecologica, con indicazione del numero di alberi salvati.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.