Col Gps l’agricoltura usa il cervello
Applicare le tecnologie satellitari all’agricoltura per ridurre i costi e diminuire l’utilizzo di fertilizzanti e prodotti agro farmaceutici non è fantascienza bensì una consolidata realtà.
Lo sanno bene negli Stati Uniti, in Australia e in Canada dove, grazie alla tecnologia satellitare è possibile risparmiare sul lavoro, sull’impiego di carburante e sui pesticidi.
Come?
Secondo Eros Gualandi, agronomo, intervistato da Nova, che da quattro anni utilizza tecniche tradizionali e tecnologie, per comprendere in pieno il vantaggio dell’agricoltura intelligente si deve calcolare che, mentre tradizionalmente l’area su cui seminare, fertilizzare, trattare viene calcolata a occhio con margini di errore tra i 3 e i 24 metri, con il Gps tutto ciò non accade, in quanto non si rischia mai di concimare due volte lo stesso tratto, di utilizzare più volte nella stessa area pesticidi bruciando alcune zone o tralasciandone altre, lasciando così la porta aperta alle piante infestanti.
Con un display di fianco al volante viene indicato il percorso da seguire senza lacune o sovrapposizioni.
Quanto si spende?
Secondo Nova “oggi il costo di un kit in grado di eseguire queste operazioni con una precisione di +/- 15 cm varia da 3mila a 5mila euro. Il kit più sofisticato è dotato di pilota automatico in grado di intervenire sulla macchina correggendo la traiettoria e di garantire una precisione di +/- 7 centimetri. Il sistema più avanzato è dotato di una stazione radio portatile con una precisione di +/-1 o 2 centimetri (necessaria nei campi dove ci sono filari di alberi o piante)”.
Quanto si risparmia?
Con il sistema satellitare spiega Eros Gualandi: “si riducono del 10/12% i costi dei fertilizzanti e dei fitofarmaci, e si attenuano le variazioni del raccolto tra una zona e l’altra. Ipotizziamo un campo di frumento dove la resa per ettaro è mediamente di 6.500 chilogrammi, con oscillazioni del 50% dovute alla struttura del terreno, alla ritenzione idrica e alla quantità di fertilizzante. Con l’agricoltura assistita, le oscillazione si attenuano notevolmente perché durante il raccolto si misura la resa di ogni metro quadrato e si differenziano le aree in base alla produttività. A questo punto basta elaborare i dati e trasmetterli al computer del trattore per programmare una fertilizzazione e un trattamento differenziato nelle diverse aree”.