13° ottomila per l’alpinista coreana Oh Eun Sun
L’alpinista coreana quarantatrenne Oh Eun Sun, ha raggiunto
la vetta del Gasherbrum I (8068
metri), e diventa la donna che ha salito il maggior
numero di ottomila. Notizia per altro diffusa prontamente dai suoi sponsor,
segno la la corsa in rosa ai 14 ottomila ha un interesse planetario, essendo
forse un traguardo comunque significativo per l’universo femminile che va in
montagna. Questa salita sarebbe stata fatta senza l’uso dell’ossigeno.
L’alpinista coreana ha iniziato la corsa agli ottomila da pochissimo tempo, e
negli ultimi due anni ne ha scalati ben 8. Mentre i media raccontano della
sfida a tre, tra Edurne Pasaban, Nives Meroi e Gerlinde Kaltenbrunner per
diventare la prima donna ad aver scalato i 14 ottomila della Terra, l’arrivo di
quest’alpinista coreana, ha fatto saltare tutte le gerarchie ed i piani
consolidati.
La coreana ha usato le bombole ad ossigeno Everest e K2 e ci sono forti dubbi
anche su altre salite.
Questo è quanto emerge dai siti di settore, con commenti
anche un po’ acidi, visto che descrivono le sue salite come pianificate
scientificamente: si muove abitualmente
su vie già attrezzate dagli sherpa arrivando al campo base in elicottero quando
il percorso è ormai pronto. Questa la ragione dei suoi successi. Invidia o
precisazione per etica alpinistica?
Sta di fatto che manca solo l’Annapurna per Oh Eun Sun, per diventare la prima
donna ad averli saliti tutti. Salita programmata per la prossima primavera, ma
che potrebbe essere anticipata per essere sicuri di raggiungere la fama
planetaria della prima donna ad aver salito i 14 ottomila della terra. O
contano solo le imprese degli alpinisti europei?