Turna Outdoor: la serata con Paolo Tombini, Caio, Francesco Civra Dano e Davide Capozzi
Lo scorso fine settimana gli sport outdoor sono stati protagonisti nell’area sportiva La Turna di Settimo Vittone in provincia di Torino. Di sport outdoor si è parlato venerdì sera 13 ottobre e con gli sport outdoor si è giocato nell’intera giornata, e serata di sabato 14 ottobre.
Ad aprire questo evento multisportivo, la serata di venerdì Turna Outdoor in compagnia di personaggi che hanno raccontato il loro modo di vivere lo sport e la montagna.
Paolo Tombini, guida alpina e climber, ha raccontato come l’Associazione Sportiva Balteo Climb voglia essere un punto di riferimento per il mondo dell’arrampicata in questa zona di confine tra Piemonte e Valle d’Aosta, dove c’è una grossa concentrazione naturale di falesie nella zona del ghiacciaio Balteo, da Donnas a Ivrea, passando per Quincinetto, Carema, Tavagnasco, Cesnola, Montestrutto, Traversella, Vico e Fiorano, sono oltre un migliaio le vie di arrampicata. L’obbiettivo è di fare sistema tra le diverse realtà locali, collegabili attraverso la passione-interesse comune dell’arrampicata, attività sportiva che farebbe da traino per tutte le altre attività collaterali, tra l’altro presenti e praticate nel giorno successivo nell’area sportiva La Turna.
Secondo protagonista della sera Caio, che ha presentato il suo libro di comix “Anche le foche ridono”, vignette satiriche sul mondo dello scialpinismo, che prendono in giro bonariamente le manie del mondo dello scialpinismo.
Quindi è toccato a Davide Capozzi e Francesco Civra Dano di presentare “La sciata perfetta”, il racconto del loro modo di intendere lo sci e lo snowboard estremo, praticato soprattutto nella zona del Monte Bianco, il loro “The Land of Toys” il “Paese dei Balocchi”. La via Major, l’Aiguille de Rochefort, Les Dames Anglaises, si sono materializzate sullo schermo della tensostruttura de La Turna e nella parole di Capozzi e Civra Dano (mancava Luca Rolli, autore di diverse riprese presentate nella serata). Le immagini e le parole rendono solo in parte il valore delle salite e delle discese, di estrema difficoltà, sulle vie del Monte Bianco, con delle prime assolute o delle ripetizioni che erano attese da anni. Capacità tecniche e fiuto per le condizioni, spesso con anni di attesa, sono alla base di una certosina preparazione delle giornate perfette, in un ambiente unico.
La sintesi della serata è che lo sport outdoor, fatto a qualsiasi livello, permette un ritorno alla vita nella natura, che sa essere ancora dura e selvaggia anche sulle montagne dietro casa.
In allegato un po’ di immagini della serata e delle prove del sabato, con la corsa notturna alla quale abbiamo dedicato un articolo su runningpassion.